Giuseppe Gaccetta |
Nel 1931, al quarto anno di apprendistato, Giuseppe Gaccetta, allora diciassettenne, venne posto davanti ad un "registratore". Lui, il suo violino e questo "rullo a cera". Poteva fermarsi, durante la registrazione, ma solo tra un Capriccio e l'altro! La tecnologia di allora non consentiva manipolazioni del suono, gli unici "ritocchi" possibili erano: l'accordatura, prima di suonare e la tensione del crine, all'occorrenza. Il risultato della digitalizzazione di quel "master" è un'incisione che non può mancare nel patrimonio discografico di ogni violinista.
[…] Dopo sessant'anni di silenzio una vicenda umana e artistica è balzata all'attenzione pubblica nell'estate 2000, portando con sé l'auspicio di un'arma vincente per Genova, la città di Paganini, ma soprattutto per la cultura musicale tutta: Giuseppe Gaccetta, musicista e falegname morto nel 2007, fu negli anni Trenta strepitoso talento ed allievo prediletto di Francesco Sfilio. Quest'ultimo, didatta clamorosamente dimenticato, spentosi quasi centenario negli anni '70, era a sua volta allievo di Camillo Sivori, unico allievo di Paganini.
Tecnica prodigiosa quella elaborata da Sfilio in una vita di studi, fissata in un metodo strumentale ed in un piccolo volume esplicativo, e soprattutto comunicata oralmente al suo allievo Gaccetta. Tecnica - al tempo osteggiata dai colleghi - che oggi segna una ritrovata "scuola paganiniana", restituendo le scoperte tecniche e le eredità conoscitive raccolte da Sivori, e dunque dall'autore dei Capricci.
Francesco Sfilio |
Grazie al sollecito e fattivo interessamento da parte del Direttore del Conservatorio genovese, il Maestro Angelo Guaragna, Giuseppe Gaccetta tenne dei seminari conoscitivi presso il "Paganini", destinati a tutti i docenti di strumenti ad arco, in collaborazione con i due più qualificati suoi "discepoli", i violinisti Andrea Franzetti ed Eliano Calamaro.
Proprio la presente incisione inedita dei Capricci dall'archetto di Giuseppe Gaccetta adolescente (realizzata su rullo nel 1931, quando era - diciassettenne - al suo quarto anno di apprendistato!), eccezionale documento sonoro miracolosamente scampato al tempo, parla da solo testimoniando il talento di Gaccetta e parimenti l'essenza rivoluzionaria della scuola violinistica che parte da Paganini ed arriva a questo piccolo grande musicista - falegname genovese.
Niccolò Paganini |
Al valore artistico universale della presente incisione (non solo dal punto di vista virtuosistico ma anche nella superba dizione fraseologica esibita e nella forza espressiva della lettura di Gaccetta dei capolavori paganiniani), si aggiunge un valore storico di grande rilievo: cinque Capricci della serie realizzata nel 1931 da Giuseppe Gaccetta non sono stati mai precedentemente registrati. Dunque i Capricci numero 15,19,11, 5 e 7 qui proposti rappresentano la prima documentazione discografica esistente.
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